Della futurocrazia

Da “Il piede e l’orma” eBook n. 11 ‘ragione/s-ragione’, Pellegrini Editore, luglio 2018-giugno 2019. Per gentile concessione dell’Editore e dell’amico Alfonso Cardamone.

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Nell’antica Grecia, la culla per antonomasia della democrazia occidentale, c’era un luogo particolarissimo dove, per dirla con lo storico Georges Minois, autore del saggio Histoire de l’avenir. Des prophètes à la prospective, “il futuro irrompe nel presente per dettargli le sue decisioni”.

Quel luogo era Delfi, dimora sacra dell’oracolo di Apollo, meta dei viaggi di moltitudini di sacerdoti, diplomatici e membri delle istituzioni delle città greche per i quali il responso oracolare, da semplice guida che era in origine, finì in qualche modo col divenire il fondamento delle decisioni politiche che venivano adottate. Continua a leggere

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Lo spreco secondo Matteo

Non stupisce che un personaggio come Federica Guidi, proveniente direttamente dai piani alti di Confindustria, possa aver fatto, per così dire, un po’ di confusione fra interesse pubblico e interessi privati. Non stupisce neanche che lo scandalo che l’ha costretta alle dimissioni abbia a che fare con il petrolio, visti i rapporti pappa-e-ciccia di questo governo con le lobby delle fonti fossili. Del resto, basta andare indietro a qualche giorno fa per avere qualche indizio rivelatore delle reali intenzioni del governo Renzi su energia e ambiente: nel post su Facebook del Presidente del Consiglio che annunciava la sua visita alla nuova centrale Enel ad energie rinnovabili in Nevada, c’era una frasetta birichina che ha attirato la mia attenzione. Nel ribadire come un disco rotto che “petrolio e gas serviranno ancora a lungo” (Verità Rivelata che non ammette contraddittorio), Matteo Renzi ha aggiunto: “non sprecare ciò che abbiamo è il primo comandamento per tutti noi”, con evidente riferimento al prossimo referendum anti-trivelle. Continua a leggere