Oggi militare, domani solare

Il testo che segue è la trascrizione della mia relazione introduttiva al Convegno organizzato dal Circolo Legambiente di Frosinone dal titolo “Oggi militare, domani solare – energia solare energia di pace”, che si è tenuto a Frosinone il 28 aprile 2022.

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Oggi militare, domani solare… quando è stato diffuso il save the date di questo evento qualcuno ha commentato: domani è tardi. È vero, domani è già tardi. Del resto quando abbiamo presentato alla stampa questa idea, lo scorso settembre, era tutto un rincorrersi di leader mondiali che sulle orme di Greta dicevano “non c’è più tempo”. La sfida immane della crisi climatica sembrava allora che potesse compiere un salto dai blablabla ai fatti.

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Della futurocrazia

Da “Il piede e l’orma” eBook n. 11 ‘ragione/s-ragione’, Pellegrini Editore, luglio 2018-giugno 2019. Per gentile concessione dell’Editore e dell’amico Alfonso Cardamone.

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Nell’antica Grecia, la culla per antonomasia della democrazia occidentale, c’era un luogo particolarissimo dove, per dirla con lo storico Georges Minois, autore del saggio Histoire de l’avenir. Des prophètes à la prospective, “il futuro irrompe nel presente per dettargli le sue decisioni”.

Quel luogo era Delfi, dimora sacra dell’oracolo di Apollo, meta dei viaggi di moltitudini di sacerdoti, diplomatici e membri delle istituzioni delle città greche per i quali il responso oracolare, da semplice guida che era in origine, finì in qualche modo col divenire il fondamento delle decisioni politiche che venivano adottate. Continua a leggere

Sole, litio e amore

Dal Sole alle ruote, passando per un succo concentrato di ioni di litio ad alta tecnologia: una soluzione efficace, pulita e matura per macinare chilometri a chilometro zero. Può riassumersi così l’esperienza della mia prima estate da elettromobilista. Continua a leggere

Greta mani di forbice

Cominciamo con due domandine facili facili. La prima: è più semplice chiudere mille rubinetti o uno solo? La seconda: vi viene chiesto di risolvere rapidamente un problema importante, e avete due opzioni, convincere con le buone qualche miliardo di individui riottosi o obbligarne poche migliaia usando la forza della legge, quale scegliereste? A corollario di queste domande ve ne propongo provocatoriamente un’altra, pregandovi di completare la lettura del post prima di raccomandare un trattamento sanitario obbligatorio per il suo autore: preferite le soluzioni semplici o quelle stramaledettamente complicate? Continua a leggere

La schiuma dell’iceberg

Ogni fiume ha la sua pena. La schiuma biancastra che nelle ultime settimane ha invaso il fiume Sacco per decine di chilometri del suo corso ha portato la mia terra, la Ciociaria, alla ribalta dei media nazionali, sollevando un’ondata di sdegno e di proteste che ha pochi precedenti nell’ambito delle mobilitazioni ambientaliste locali. Continua a leggere

Il collasso secondo Stefano

Da “Il piede e l’orma” eBook n. 10 ‘nati dalla terra e dall’acqua’, Pellegrini Editore, gennaio-giugno 2018. Per gentile concessione dell’Editore e dell’amico Alfonso Cardamone.

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A forza di aspettarne l’arrivo, il collasso, alla fine, arrivò.

Averlo pensato, preconizzato, abbozzato, anticipato per tanti anni non servì a niente. Perché il collasso, quando arriva, passa sopra a tutto e a tutti, e tu non puoi scansarti, non puoi osservarlo da uno schermo come un drone mentre filma uno tsunami. Perché il collasso è un pugno nello stomaco, ti leva i sensi e ti obbliga a vivere il qui e l’oggi. Quando arriva, il collasso ti fa improvvisamente smettere di scrutare il futuro, perché il collasso è il futuro. Continua a leggere

Keep calm and read Picco per capre

 

È da tre anni che leggo articoli divulgativi di Jacopo Simonetta e di Luca Pardi; credo di non esagerare dicendo che da allora la mia limitatissima comprensione dei guai che affliggono questo nostro mondo ne ha beneficiato non poco.

Entrambi ne sanno molto più di me praticamente su tutto, ma non è tanto dal loro sapere specialistico che ho tratto giovamento, quanto dalla capacità rara di mettere in relazione temi apparentemente distanti, di interconnettere problemi complessi per la cui soluzione tendiamo ad affidarci ad occhi chiusi ai superesperti di turno, bravissimi nel parcellizzare pezzi di realtà operando su di ciascuno di essi per mezzo di raffinate tecniche chirurgiche. Peccato che una tale pretesa risulta fallace nella misura in cui nell’iperconnesso mondo contemporaneo quei pezzi si parlano, si scambiano feedback in continuazione e in modo spesso imprevedibile e inatteso, e dunque oggi sempre di più l’iperspecializzazione non è in grado di risolvere i problemi ma anzi spesso li aggrava accumulando complessità inestricabili e ingestibili, o ne crea di nuovi. Per questo, leggere Jacopo che inquadra l’ecologia con le lenti della termodinamica e Luca che analizza il nesso invisibile fra crisi economica e disponibilità di energia è stato per me come respirare a pieni polmoni in un panorama culturale troppe volte dominato da un’opprimente asfissia mentale. Continua a leggere

Fermate il mondo, voglio piangere! (Prima parte)

Siete amanti dell’avventura? Bene, immaginate di essere stati imbarcati su una navicella spaziale con l’incarico di raggiungere un pianeta lontano anni luce popolato da alieni. Si tratta di una missione ad alto rischio, e giustamente ve la state facendo sotto per la paura. Siete infatti consapevoli che potreste tirare le cuoia per uno dei seguenti motivi: a) c’è il rischio che le scorte di cibo e acqua non siano sufficienti; b) l’aria nell’abitacolo potrebbe ad un certo punto diventare irrespirabile; c) il quadro comandi della navicella è così dannatamente complicato che è sufficiente un piccolo errore di manovra durante la fase di atterraggio per farvi schiantare sul pianeta alieno.

Nell’augurare buona fortuna al coraggioso esploratore, torniamo ora sulla nostra ben più ospitale e confortevole (per ora) navicella, la Terra, e proviamo a traslare la storiella spaziale di cui sopra dalla dimensione individuale a quella collettiva. Continua a leggere

Jurassic Bubble

La designazione di Rex Tillerson, fino a poco fa CEO del colosso petrolifero Exxon, a Segretario di Stato dell’amministrazione Trump ha tutta l’aria di apparire un segno di ritrovata potenza dei giganti delle fonti fossili. La notizia che uno dei massimi esponenti del settore oil&gas assurga a capo della diplomazia della maggiore potenza mondiale può facilmente essere letta come un messaggio muscolare indirizzato ai mercati e all’opinione pubblica dal neoeletto presidente USA. Continua a leggere

Pianta che ti passa

Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo momento migliore è adesso.

(Confucio)

Il divario abissale che separa l’immensità dei problemi dell’ambiente globale dalla capacità dei singoli di incidere su di essi è in grado di annichilire gli sforzi di ciascuno, demotivando finanche le persone più consapevoli e più inclini a non arrendersi di fronte alle minacce che incombono sul genere umano. Cosa possono realisticamente sperare di ottenere il predicamento e le azioni concrete di alcune centinaia di migliaia di donne e di uomini di buona volontà in tutto il mondo di fronte alla micidiale spinta distruttiva di sette miliardi di individui, mossi per la maggior parte da un irrefrenabile desiderio di migliorare i propri standard di vita attraverso il consumo di beni e risorse? Non è un po’ come pretendere di contenere l’innalzamento del livello dei mari rimuovendo l’acqua con dei secchi?  Continua a leggere